Superstizione eccessiva - Si tratta di un pensiero
superstizioso portato all'eccesso. Chi ne soffre ritiene che il fatto di
fare o non fare determinate cose, di pronunciare o non pronunciare
alcune parole, di vedere o non vedere certe cose (es. carri funebri,
cimiteri, manifesti mortuari), certi numeri o certi colori, di contare o
non contare un numero preciso di volte degli oggetti, di ripetere o non
ripetere particolari azioni il "giusto" numero di volte, sia
determinante per l'esito degli eventi. E' il caso della persona che
ritiene che certi numeri siano sfortunati e che, dopo averli visti,
rimane in ansia finché non ne neutralizza l'effetto "porta sfortuna"
vedendo altri numeri "fortunati". Oppure della persona che teme di
pensare a certi eventi negativi (morte, incidenti, ecc.) mentre effettua
alcune operazioni (es. parlare, scrivere, leggere, mangiare, camminare,
ecc.), poiché il pensiero negativo potrebbe in qualche modo
"imprimersi" e trasformarsi in realtà. Tale effetto può essere
scongiurato soltanto ripetendo l'atto (es. cancellando e riscrivendo la
stessa parola, pensando a cose positive) o facendo qualche altro rituale
"anti-iella".
Tratto da: "Vincere
le ossessioni. Capire e affrontare il Disturbo
Ossessivo-Compulsivo"
di Gabriele Melli - Editore Eclipsi, Firenze
di Gabriele Melli - Editore Eclipsi, Firenze
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